Nato a Zurigo nel 1965. Il suo percorso artistico prende l’avvio dalla poetica della scuola Metafisica di
Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, per reinventarne tuttavia i fondamenti secondo un’interpretazione
personale del tutto originale. Nella sua ricerca procede attraverso momenti di contemplazione e silenzi
metafisici, a cui si contrappongono espressività notturne e intimamente travagliate, dove si respira netto il
distacco dall’immobilità silente che abita le tele del Pictor Optimus. Le sue opere si presentano dunque
come palcoscenici in cui gli oggetti presenti sono portatori di simbologie oniriche. Ciro Palumbo non è
solo un pittore, ma di fatto un poeta che riflette, agisce e compone per coniugare metafore
sull’inafferrabilità del tempo e l’incommensurabilità dello spazio, mostrando quindi la sua capacità di
approfondire l’osservazione non tanto della natura, quanto delle impressioni immaginifiche che
provengono dalla memoria. Curioso ricercatore e studioso, lavora da qualche anno anche sul tema del
Mito, interpretando la mitologia classica in chiave squisitamente moderna, e dandone una lettura
profondamente colta e suggestiva. L’artista riesce dunque a sublimare e contestualizzare i miti antichi in
spazi al di fuori del tempo, dimostrando la loro contemporaneità.
La sua formazione di grafico pubblicitario lo porta ad esercitare per anni la professione di Art Director in
Agenzie pubblicitarie di Torino. È durante questo percorso che scopre ed amplia le sue capacità visive e
compositive. Successivamente, l’esperienza in una moderna bottega d’arte e la conoscenza di alcuni
Maestri contemporanei, lo conducono ad approfondire la tecnica della pittura ad olio con velatura. Negli
ultimi anni l’artista si dedica con successo anche alla scultura donando tridimensionalità, attraverso la
terracotta, ai topos della sua poetica.
Palumbo inizia la sua attività espositiva nel 1994, e ha al proprio attivo un centinaio di mostre personali
in tutta Italia. Nel 2011 ha partecipato alla 54 a Biennale di Venezia, padiglione Piemonte. Negli ultimi
anni diverse sedi importanti hanno ospitato le sue opere, tra queste lo Stadio di Domiziano a Roma con la
mostra “The strenght of gods and heroes” e l’evento multi-artistico “Homo Viator. Il Poeta visionario”, il
Palazzo Medici Riccardi a Firenze con la mostra “Rinascenza. La pittura, un segreto non ancora svelato”,
il Museo civico di Palazzo della Penna a Perugia con la mostra “Rinascenza. Un risveglio per l’anima”, il
Carcere Borbonico del Castello Aragonese d’Ischia con la mostra “Palumbo - Fellini. Immaginario surreale
tra pittura e cinema”, il Palazzo della Cultura a Catania con la mostra “Isole migranti”, la Sala colonnato
del Palazzo della Città di Bari con la mostra “Il volo del Poeta visionario”, il MAUTO Museo Nazionale
dell’Automobile di Torino e il Castello Carlo V di Monopoli con la mostra “Sguardi eterni tra la terra e il
cielo”, il Museo Piaggio a Pontedera (Pi) con la mostra “Homo Viator”.
Tra le esposizioni internazionali sono da segnalare la presenza all’Artexpo di New York, al Context Art
Miami, le mostre personali a Providence (USA) e in Svizzera a Bellinzona. Alcune opere di Palumbo
sono presenti all’interno della collezione della “Fondazione Credito Bergamasco”, presso la “Civica
Galleria d’Arte Moderna G. Sciortino” di Monreale (Pa), al Museo MACIST di Biella, al Palazzo della
Cultura e al MACS di Catania. Hanno scritto della sua produzione artistica Angelo Crespi, Alberto
Agazzani, Flaminio Gualdoni, Alessandra Redaelli, Aldo Nove, Ivan Quaroni, Luca Nannipieri, Roberto
Capitanio, Angelo Mistrangelo, Tommaso Paloscia, Alessandra Frosini, Alberto D’Atanasio, Stefania
Bison, Francesca Bogliolo, Paolo Levi, Vittorio Sgarbi. Le sue opere sono pubblicate su importanti
annuari e riviste di settore, inoltre alcuni dipinti si trovano all’interno di collezioni istituzionali e private
in Italia e all’estero.
Attualmente vive e lavora a Torino.
Ciro Palumbo 2017 All rights reserved.